Glaucoma
Il glaucoma è una neuropatia caratterizzata principalmente da una alterazione del nervo ottico e da un conseguente difetto del campo visivo.
Queste alterazioni possono essere associate ad un incremento della pressione intraoculare.
Il nervo ottico è la struttura che collega l’occhio al cervello e che consente di trasdurre gli impulsi luminosi alle aree visive, creando la percezione delle immagini. Le alterazioni a carico del nervo ottico determinano un progressivo deterioramento della visione, con un graduale restringimento del campo visivo.
Il paziente affetto da glaucoma cronico non percepisce nessun disturbo, nessun dolore ed è in grado di rendersi conto delle alterazioni campi metriche solo in fase tardiva, quando cioè il danno è irreversibile e altamente invalidante.
Il glaucoma è quindi una patologia subdola che, qualora non diagnosticata o non curata, porta a gravi deficit visivi che possono condurre anche alla cecità.
Il momento più delicato è quello della diagnosi che richiede una valutazione molto accurata della morfologia del nervo ottico, dell’angolo irido-corneale, della pressione intraoculare da correlare sempre alla tachimetria (spessore della cornea) e del campo visivo.
La Diagnosi
L’eziopatogenesi del glaucoma è da ascrivere ad un alterata circolazione dell’umore acqueo.
L’umore acqueo è un liquido prodotto all’interno dell’occhio a livello dei corpi ciliari, che si sposta dalla camera posteriore verso la camera anteriore attraverso il forame pupillare per poi essere infine drenato a livello dell’angolo irido corneale, attraverso il trabecolato ed il canale dello Schlemm.
Nel glaucoma si può verificare un aumento eccessivo della produzione di umore acqueo oppure un ostacolo al suo passaggio nell’angolo oppure un ostacolo al suo deflusso nel sistema di drenaggio, con il conseguente aumento della Pressione Intra Oculare.
Il glaucoma può essere ad angolo chiuso o ad angolo aperto sulla base dell’aspetto dell’angolo irido-corneale (AIC).
Il Glaucoma ad angolo chiuso è dovuto all’ostruzione parziale o totale dell’angolo irido-corneale.
Può esordire con un attacco di Glaucoma Acuto, in cui la pressione oculare raggiunge livelli altissimi. È una vera emergenza: il paziente riferisce visione annebbiata e forte mal di testa, nausea e vomito. Necessita di una terapia tempestiva, farmacologica e chirurgica.
Questo tipo rappresenta il 5% circa di tutti i casi di glaucoma e se non trattato tempestivamente può portare a gravi conseguenze per la visione.
(Vedi: Iridotomia)
Il Glaucoma ad angolo aperto rappresenta il 95% circa di tutti i casi di glaucoma: questa forma ha un andamento insidioso, inizialmente infatti non provoca né dolore né alterazioni del campo visivo e rimane asintomatica per periodi prolungati non suscitando così l’attenzione né la preoccupazione del paziente affetto. Anche esso è dovuto ad un difetto nel deflusso dell’umore acqueo. L’aumento della pressione intraoculare in un tempo più o meno lungo porta all’ischemia e/o lesioni meccaniche
del nervo ottico e conseguente riduzione visiva.
Per la corretta diagnosi del Glaucoma, oltre la misurazione della Pressione Oculare e la Pachimetria,
sono necessari alcuni esami strumentali: il Campo Visivo computerizzato e l’OCT.
L’OCT permette una indagine approfondita delle anomalie della testa del nervo ottico, lo spessore delle fibre del nervo ottico ( RNFL), la valutazione del patrimonio di Cellule Ganglionari.
La Terapia del Glaucoma
La terapia del glaucoma è principalmente medica tramite l’instillazione di colliri che hanno la funzione di abbassare la pressione intraoculare (PIO) e l’assunzione di farmaci con azione neuro protettiva che migliorano il trofismo del nervo ottico. Generalmente si prescrive una terapia medica che ha principalmente la funzione di ridurre la pressione intraoculare ad un livello che prevenga il danno del nervo ottico e che preservi la funzione visiva.
Nei casi in cui la terapia farmacologica da sola non sia in grado di controllare la pressione intraoculare, si può ricorrere al trattamento laser ( SLT) oppure al trattamento chirurgico.
L’SLT può in molti casi, essere anche il primo trattamento da fare appena diagnosticata la malattia.
Trattamento Chirurgico del Glaucoma
La terapia chirurgica può essere perforante o non perforante e può inoltre avvalersi di valvole o impianti. La tecnica perforante più nota è la Trabeculectomia, essa crea una nuova ed artificiale via di deflusso per l’umore acqueo; le tecniche non perforanti sono la sclerectomia profonda con o senza impianto e la viscocanalostomia. Tali metodiche sono volte a migliorare il drenaggio e quindi il funzionamento delle strutture di deflusso fisiologiche.
La trabeculectomia introdotta nel 1968 da Cairns è il trattamento chirurgico più largamente usato per il glaucoma.
L’intervento viene eseguito in anestesia locale e dura circa 15-20 minuti. Da qualche anno abbiamo la possibilità di eseguire una chirurgia mini invasiva con l’ introduzione di piccolissimi stent nel trabecolato con lo scopo di permettere una efficiente filtrazione sottocongiuntivale o sotto la capsula di Tenone.